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Minerali, vitamina B, estratto secco e titolazione: come difendersi dalle truffe

La nutraceutica è una scienza in continua crescita, ma spesso i consumatori si trovano di fronte a prodotti ingannevoli o poco efficaci. Imparare a leggere le etichette e conoscere termini come estratto secco e titolazione è fondamentale per scegliere integratori realmente utili. In questo articolo vediamo come orientarsi nel mondo degli integratori naturali, evitando le trappole più comuni e imparando a distinguere i prodotti di qualità.

25/08/2025 15:10:00 | parafarmaciaovf

1. Estratto secco e titolazione: cosa significano

  • Estratto secco = concentrazione pura e biodisponibile delle sostanze attive della pianta.

  • Titolazione = percentuale reale di principio attivo con effetto farmacologico, che indica quanta sostanza il corpo può davvero utilizzare per migliorare lo stato di salute.

La semplice polvere di pianta è poco efficace: solo l’1–10% viene assimilato.


2. Come si utilizzano le piante medicinali

Le piante possono essere assunte in diversi modi:

  • Fitocomplesso → combinazione di più piante medicinali (ricette mirate).

  • Tisane o decotti.

  • Integratori (capsule, compresse, estratti fluidi).

Gli integratori in capsule sono i più diffusi, ma rischiano di essere poco efficaci se non correttamente titolati.


3. Esempi pratici di integratori

Curcuma

I preparati in polvere da cucina non hanno titolazione e hanno solo un effetto digestivo.
Per effetti concreti (antinfiammatori, epatoprotettori, antiossidanti) serve estratto secco titolato ≥90–98% in curcumina, meglio se associato a piperina o liposomi.

Berberina

  • Titolazione minima: 90% da Berberis Aristata o Vulgaris.

  • Assorbimento aumentato con silimarina o acido caprilico.

  • Evitare Berberina HCL: subisce trasformazioni chimiche con acido cloridrico che aumentano la biodisponibilità ma irritano lo stomaco e alterano la molecola naturale.

Resveratrolo

  • Biodisponibilità molto bassa (10–20%) negli alimenti e nel vino.

  • Meglio: Trans-resveratrolo titolato al 98% oppure Polidatina (glucoside del resveratrolo) con assorbimento quasi al 100%.

  • La Polidatina sfrutta i trasportatori di zuccheri per attraversare le membrane biologiche.

Vitamina C

  • Sintetica: poco efficace.

  • Naturale (acerola, camu camu, rosa canina, amla) + flavonoidi → assorbimento 90%, con azione antiossidante e immunostimolante.

  • Liposomiale: incapsulata in fosfolipidi di girasole, diventa liposolubile e attraversa facilmente le membrane biologiche → biodisponibilità elevata. Ideale in caso di gastrite o stress ossidativo.

Astaxantina

  • Per ottenere 10–12 mg reali servono almeno 200–240 mg di estratto secco titolato al 5% da Haematococcus pluvialis.

  • Se l’etichetta non specifica titolazione e quantità di alga, il prodotto non è affidabile.

  • Attenzione: dosaggi superiori a 8 mg spesso indicano oleoresine sintetiche.

  • In etichetta deve essere chiaro: ad esempio “200 mg di alga titolata al 5% = 10 mg puri di astaxantina”.

Omega 3

  • Preferire sempre olio di pesce azzurro o olio di Krill.

  • La forma migliore è in trigliceride (naturale e biodisponibile), non in esteri etilici.

  • Verificare sempre la certificazione IFOS (assenza di metalli pesanti).

Vitamine B complex

  • Scegliere vitamine B metilate già attivate per bypassare mutazioni genetiche (MTHFR) e carenza di fattore intrinseco.

  • Le forme metilate migliorano la metilazione e la produzione di antiossidanti endogeni come il Glutatione.

  • Evitare:

    • Cianocobalamina → meglio Metilcobalamina.

    • Acido folico pterilglutammico → meglio Metilfolato di calcio o glucosamina.

    • Piridossina (B6) → meglio Piridossal-5-fosfato.

Minerali

I minerali devono essere in forma chelata, coniugati ad aminoacidi, per un assorbimento ottimale.

  • Magnesio: bisglicinato, treonato, taurato (evitare ossido, carbonato, citrato).

  • Zinco bisglicinato.

  • Selenio metionina o bisglicinato.


4. Come difendersi dalle truffe negli integratori

  • Leggere sempre le etichette: verificare titolazione e quantità di estratto secco, non solo “mg di pianta”.

  • Diffidare dalle capsule miste (polvere + estratto): solo la parte titolata è efficace.

  • Chiedere chiarimenti al produttore: se non specificano dosaggi e titolazione, non acquistare.

  • Attenzione agli eccipienti: preferire capsule vegetali senza biossido di titanio, magnesio stearato, talco, carragenina, zuccheri aggiunti.


5. Conclusione

La nutraceutica rappresenta la nuova frontiera della salute: piante e principi attivi naturali, ma formulati con criteri scientifici (estratto secco titolato, biodisponibilità ottimizzata).

Solo così gli integratori possono avvicinarsi all’efficacia di un farmaco, ma senza gli effetti collaterali tipici.

Per consulenze personalizzate potete contattare la Parafarmacia OVF di Roma al numero 0686209126 oppure scriverci in privato.

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Dr. Fabrizio Marrone – Farmacista esperto in Nutraceutica