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Le alterazioni del metabolismo lipidico

Le alterazioni del metabolismo lipidico

QUELLO CHE TUTTI DOVREBBERO SAPERE: OMOCISTEINA ELEVATA, MTHFR, CARENZA DI ACIDI GRASSI ESSENZIALI OMEGA 3 e OMEGA 6

27/12/2023 10:49:00 | parafarmaciaovf

Le alterazioni del metabolismo lipidico possono svolgere un ruolo cruciale sia nella patologia cardiovascolare ,che sindrome metabolica, associata all'iperomocisteinemia.

L'omocisteina è collegata al metabolismo dei lipidi sia attraverso la produzioni di delta-6- desaturasi (blocco di enzimi che allungano le catene degli acidi grassi) che attraverso il ciclo della metionina e la sintesi della fosfatidilcolina , da parte della fosfatidiletanolammina metiltransferasi, responsabile della sintesi del 20-40% della Fosafatidilcolina a livello epatico.
La colina e i suoi derivati servono come componenti delle lipoproteine strutturali, dei lipidi del sangue e delle membrana e come precursori di neurotrasmettitori per la memoria, concentrazione e produzione di acetilcolina. La colina viene ossidata in betaina che funge da osmoregolatore ed è un substrato nella reazione betaina-omocisteina metiltransferasi, che collega la colina e la betaina al metabolismo di un carbonio folato-dipendente.
La colina e la betaina (si ritrova nella barbabietola rossa) sono importanti fonti di unità monocarboniose, in particolare durante la carenza di folati e nel diminuire omocisteina elevata in modo abbastanza rapido.

L'integrazione di colina e betaina anidra meno invasiva per lo stomaco (la Betaina aumenta leggermente la produzione di acido cloridrico) nell'uomo riduce la concentrazione di omocisteina totale e la betaina è un forte predittore di Iperomocistinemia in persone con bassa concentrazione plasmatica di folato e altre vitamine del gruppo B (B₂, B₆ e B₁₂) in combinazione con il polimorfismo della metilentetraidrofolato reduttasi MTHFR .
I Pazienti con il genotipo MTHFR 677, avevano un rischio significativamente più elevato di malattia coronarica, in particolare nel contesto di un basso stato di folato. Questi risultati evidenziati da enormi studi scientifici supportano l'ipotesi che l'alterato metabolismo dei folati, con conseguenti aumenti dei livelli di omocisteina, sia correlato all'aumento del rischio di malattia coronarica.
Inoltre l'omocisteina elevata blocca la produzione di enzimi fondamentali per il metabolismo degli acidi grassi e la carenza di acidi grassi essenziali, omega-3 e omega-6 sono indispensabili per la salute del cuore, nel prevenire Aterosclerosi( omega 3 index / AA/EPA ) nell’infiammazione ( EPA/DHA / AA promuovono la produzione di Resolvine /Proresolvine e Lipossine ) nutrono il sistema nervoso e promuovono la salute ,la riproduzione e la longevita’. Questi acidi grassi sono l’EPA, il DHA, AA ed il DGLA,
si trovano già preformati nei grassi degli animali e del pesce, ma non sono presenti negli oli vegetali.

Negli oli vegetali sono presenti solo i loro precursori: ALCUNI ACIDI GRASSI POLINSATURI RISULTANO INDISPENSABILI PER L’ORGANISMO, PUR NON POTENDO ESSERE BIOSINTETIZZATI. TALI ACIDI GRASSI (LINOLEICO E ALFA LINOLEICO DEVONO VENIRE INTRODOTTI TRAMITE GLI ALIMENTI E VENGONO PERCIO' DEFINITI ACIDI GRASSI ESSENZIALI.

L'omega-6 acido linoleico (indicato con LA che si ritrova in olio di girasole, soia,e frutta secca ) e l’omega-3 acido alfa-linolenico (indicato con ALA che si ritrova nelle noci e nell’olio di lino dove al suo interno sono infatti presenti abbondanti quantità di acido alfa-linolenico, una molecola che viene convertita dall'organismo umano nei 2 più importanti Omega-3: EPA (acido eicosapentaenoico) DHA (acido docosaesaenoico), e in fine molto importante e poco conosciuto il GLA che si ritrova nell’olio di borragine, Enothera, Ribes Nigrum e alcuni funghi medicinali.
Gli omega-6 e omega-3 presenti negli oli vegetali, per diventare utili all’organismo, devono passare dal fegato ed essere trasformati in EPA, DHA, AA e DGLA;
questo lavoro lo svolge l’enzima delta-6 desaturasi(le desaturasi hanno la capacita’ di allungare le catene carboniose degli acidi grassi ) ed è espresso dal gene FADS2.
Se il fegato funziona bene ed esprime sufficiente enzima delta-6-desaturasi, gli acidi grassi essenziali omega-3 e 6 degli oli vegetali possono trasformarsi in EPA, DHA, DGLA e AA.

L'acido Arachidonico AA e' una molecola che non va demonizzata se viene super espressa porta a numerose problematiche di salute, ma anche una sua carenza porta a non risolvere l'infiammazione perche' dall'acido arachidonico produciamo lipossine ed endocannabinoidi endogeni con azione rigenerativa e di stimolo per controllare poi la risoluzione dell'infiammazione tramite la stimolazione di proresolvine da parte di EpA e DHA cioe' omega 3 . Quando parliamo di acidi grassi dobbiamo sempre pensare all'equilibrio incominciando da quello che mangiamo tutti i giorni.
Per fare in modo che l’enzima Delta-6-desaturasi faccia bene il suo lavoro è necessario la presenza di cofattori come lo zinco e Vitamine B attive in modo da tenere bassa l’omocisteina controllare lo stress Psico-fisico(sia radicali liberi che Cortisolo), la replicazione virale e soprattutto tenera bassa l’insulina.

Quando l’omocisteina si mantiene sotto i limiti, viene prodotto sufficiente SAMe; il SAMe è il prodotto principale del ciclo dell’omocisteina e serve per metilare il DNA, gli enzimi, rigenerare il Glutatione con azione antiossidante endogena e funzione epatoprotettiva . In fine il SAMe regola anche il nostro buon umore stimolando la produzione di serotonina.
Il SAMe (S-adenosilmetionina) è l'unico donatore di metili per i mitocondri, e quando i suoi livelli sono bassi il mitocondrio non riesce a produrre energia. Questo capita con l'invecchiamento e quando il metabolismo dei metili è impegnato a metilare acido folico e B12 non attivi. Il risultato è una scarsa produzione energetica che favorisce carenze nutrizionali, invecchiamento, tumori, malattie neurodegenerative e cardiovascolari.
Molti geni possono essere espressi se vengono metilati dal SAMe; uno di questi geni è il gene FADS2 che esprime l’enzima delta-6 desaturasi fondamentale nel metabolismo degli acidi grassi e nel modulare la produzione di acido arachidonico .Infatti la desaturasi 6 partecipa al trasformazione dell’acido linoleico ( omega 6) in DGLA e successivamente in GLA . Se manca l'enzima delta-6- desaturasi questo meccanismo endogeno viene spostato sulla produzione di acido arachidonico ed eicosanoidi proinfiammatori.(produzione di prostaglandine PGe2)
Quindi se un paziente presenta l’omocisteina alta, non ha sufficiente SAMe per metilare il gene FADS2 e di conseguenza la delta-6 desaturasi non viene espressa.

La mancata espressione genica della delta-6 desaturasi, comporta l’incapacità del fegato di convertire gli omega-3 e 6 degli oli vegetali in EPA, DHA, AA e DGLA, con conseguente ripercussione sulla salute delle cellule, cardiovascolare e del sistema nervoso e nell'invecchiamento.
In conclusione sia nei casi di Omocisteina elevata, polimorfismo MTHFR, infezioni Virali, ipotiroidismo, dobbiamo detossificare il nostro fegato non mangiando acidi grassi trans e zuccheri raffinati, prediligere fonti di omega 3 sia vegetali che da pesce ci serve l'EPA per bloccare la desaturasi 5 ( viene attivata dai carboidrati quindi dall'insulina e diminuire di conseguenza anche il cortisolo) che porta alla produzione di acido arachidonico nelle via omega 3 .E invece nella via omega 6 visto il blocco della delta-6-desaturasi integrare GLA e Zinco molecola antinfiammatoria che compete con la produzione di acido arachidonico.
Portare subito l’omocisteina nei valori di riferimento e controllare anche polimorfismi MTHFR e integrare con OVF Beta -B-complex MTHFR prevent che contiene: Betaina , acido folico, zinco, vitamina C, vitamina B6 e B12 ( forme metilate,attive per oltrepassare il difetto genetico del polimorfismo si chiama Epigenetica)

Il nostro corpo ha bisogno di equilibrio e la modulazione degli acidi grassi omega 3 e omega 6 rappresenta una delle vie metaboliche piu' affascinanti e complesse. In tutte le patologie piu' importanti di oggi, rispetto a quelle del passato, esiste un'alterazione evidente di questa via metabolica ed enzimatica, compreso l'invecchiamento e le patologie neurodegenerative fino anche ai tumori.