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Virus latenti e cellule ribelli: come le infezioni aprono la strada al cancro

Le infezioni virali non sempre si risolvono del tutto. Alcuni virus restano latenti nell’organismo e possono riattivarsi in condizioni di debolezza immunitaria, contribuendo allo sviluppo di malattie croniche e tumori. In questo articolo analizziamo i meccanismi con cui virus come Epstein-Barr, Citomegalovirus, HIV e SARS-CoV-2 possono alterare il nostro equilibrio biologico e aprire la strada a patologie oncologiche, in particolare a carico di tiroide, colon e mammella.

16/09/2025 10:18:00 | parafarmaciaovf

Virus e rischio tumori

  • Virus come COVID-19, Dengue, Epstein-Barr, Citomegalovirus possono restare silenti nell’organismo e riattivarsi quando le difese immunitarie si abbassano.

  • Fattori come stress, squilibri ormonali, esposizione a metalli pesanti e radiazioni (wifi, luce blu, LED) o disbiosi intestinale favoriscono la replicazione virale.

  • La presenza persistente di virus latenti è correlata a patologie croniche e a diversi tipi di tumore, inclusi tiroide, colon e mammella.


Meccanismi con cui i virus favoriscono i tumori

1. Integrazione del DNA virale

Alcuni virus inseriscono il proprio materiale genetico nel DNA umano. Questo può:

  • attivare oncogeni (geni che stimolano la crescita cellulare),

  • spegnere oncosoppressori (geni che bloccano le cellule anomale).

➡️ Risultato: proliferazione cellulare incontrollata e rischio di trasformazione tumorale.

2. Infiammazione cronica

  • La presenza di virus latenti mantiene il sistema immunitario in uno stato di attivazione continua.

  • L’infiammazione prolungata produce radicali liberi e danni al DNA.
    ➡️ Le cellule mutate hanno più probabilità di diventare tumorali.

3. Immunosoppressione

  • Alcuni virus, come EBV e HIV, indeboliscono il sistema immunitario.

  • Con difese ridotte, le cellule tumorali non vengono più riconosciute ed eliminate.

4. Alterazioni ormonali e metaboliche

  • Virus come EBV e CMV possono influenzare recettori ormonali (tiroide, estrogeni, insulina).

  • Questo squilibrio aumenta il rischio di tumori alla tiroide, al colon e alla mammella.


Perché i virus colpiscono tiroide, colon e mammella?

  • Tiroide: è molto sensibile allo stress ossidativo e all’infiammazione virale. L’Epstein-Barr Virus è spesso localizzato in questo organo.

  • Colon: il microbiota intestinale è un vero “scudo antivirale”. Se alterato, aumenta il rischio di infiammazione cronica e carcinoma.

  • Mammella: l’ambiente ormonale può essere modulato dalle infezioni virali, predisponendo alla trasformazione tumorale.

📌 Studi recenti collegano l’EBV a patologie tiroidee autoimmuni come Hashimoto e anche al carcinoma papillare della tiroide.


Fattori di protezione naturali

  • Stile di vita: rispetto dei ritmi circadiani, esposizione al sole, alimentazione sana e acqua non in plastica.

  • Sport e digiuno: l’attività fisica stimola la mitocondriogenesi e l’autofagia, eliminando cellule e mitocondri danneggiati.

  • Epigenetica e alimentazione pulita: carne grass fed, uova da galline allevate a terra, burro chiarificato (ricco di acido pentadecanoico e acido butirrico con azione antitumorale), polifenoli, flavonoidi e antocianidine.

  • Attenzione agli interferenti: evitare PFAS, OGM, glutine in eccesso e integratori con eccipienti sintetici.


Vitamine liposolubili con azione antivirale

Vitamina D3

  • Migliora l’assorbimento del calcio.

  • Rafforza il sistema immunitario con potente azione antivirale.

Vitamina K2 (MK7)

  • Lavora in sinergia con la D3.

  • Dirige il calcio verso le ossa, evitando depositi in arterie e reni.

Vitamina A (Retinolo)

  • Fondamentale per immunità, visione e metabolismo osseo.

  • Potenzia l’azione antivirale e antibatterica.

  • Da non confondere con i betacaroteni, scarsamente convertiti in caso di disbiosi, diabete o ipotiroidismo.

Vitamina E

  • Protegge le membrane cellulari e il microcircolo.

  • Previene l’ossidazione delle vitamine A e D.


Sinergie e bilanciamenti

  • La combinazione D3 + K2 + A + E è una chiave di prevenzione per immunità, ossa e cuore.

  • Zinco e magnesio sono cofattori indispensabili: lo zinco trasporta la vitamina A, il magnesio attiva la D3 a livello renale.

  • Senza K2 → rischio di accumulo di calcio nei tessuti sbagliati.

  • Senza A → la D3 non si attiva correttamente, con possibili tossicità e disturbi metabolici.

👉 La vitamina A, tanto demonizzata, ha invece una solida letteratura scientifica che ne conferma l’azione antivirale e antitumorale.


Vitamine e tumori: il ruolo preventivo

Carenze o squilibri delle vitamine liposolubili sono associate a:

  • malattie autoimmuni,

  • diabete tipo 2,

  • osteoporosi e arteriosclerosi,

  • obesità,

  • tumori di tiroide, colon e mammella.

La corretta integrazione, insieme alla vitamina C e ad altri nutraceutici come lattoferrina, lisozima e polifenoli (es. nel No Viral Pro con Houttuynia cordata, quercetina, artemisia, baicalensis), sostiene il sistema immunitario e riduce il rischio oncologico.


Difesa e prevenzione oncologica

  • Rafforzare il sistema immunitario è la strategia principale per impedire la riattivazione dei virus latenti.

  • L’equilibrio tra vitamine liposolubili (D3, K2, A, E) e minerali (zinco, magnesio) è fondamentale per la protezione di DNA, ormoni e sistema immunitario.

  • Strumenti come il test epigenetico del capello o la lipidomica di membrana aiutano a valutare le carenze nutrizionali e le fasi di replicazione virale.


Conclusione

I virus latenti possono contribuire allo sviluppo di tumori alterando il DNA, mantenendo infiammazione cronica, indebolendo il sistema immunitario e perturbando gli equilibri ormonali.
La difesa più efficace è un approccio integrato basato su:

  • alimentazione consapevole,

  • integrazione personalizzata,

  • esercizio fisico regolare,

  • equilibrio di vitamine e minerali chiave.


🔗 Risorse utili:

Dr. Fabrizio Marrone – Farmacista esperto in Nutraceutica ed Epigenetica