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Colesterolo, statine e Coenzima Q10: ecco cosa c'è da sapere

Statine e deplezione di Coenzima Q10: un effetto collaterale noto ma trascurato La deplezione del Coenzima Q10 indotta dalle statine può produrre gravi problematiche: miastenie, dolori articolari, fibromialgia, disturbi cardiovascolari legati a disfunzioni mitocondriali e molte altre condizioni.

16/06/2025 19:41:00 | parafarmaciaovf

Lo scriveva già tempo fa un grande Maestro:

“Le statine riducono il Coenzima Q10 nelle cellule. Producono danni muscolari, anche al cuore, non sempre, ma talvolta sì…”

Per questo motivo, la mia attenzione verso i pazienti che assumono questa classe di farmaci è sempre stata massima. Da anni, integro la loro dieta con Coenzima Q10 attivo e ragiono insieme a loro sulle vere cause del rischio cardiovascolare.

Dati internazionali sugli effetti avversi delle statine

Già nel 2001, sono emerse notizie allarmanti a livello mondiale:

  • In Germania sono stati registrati 1.000 casi di effetti collaterali severi legati alle statine, di cui 7 mortali

  • Secondo altre fonti, si stimano oltre 500 decessi nel mondo correlati all'uso prolungato di farmaci ipocolesterolemizzanti

Coenzima Q10: un alleato del cuore e della salute mitocondriale

Il Coenzima Q10, noto anche come Ubidecarenone, svolge una funzione chiave come antiossidante e modulatore energetico mitocondriale, con particolare affinità per il tessuto muscolare e cardiaco.

Integrare 100-200 mg di Coenzima Q10 al giorno nei pazienti in trattamento con statine aiuta a ridurre significativamente il danno muscolare. Studi clinici mostrano una netta riduzione della concentrazione di CoQ10 nei muscoli nei soggetti che assumono statine.

Altri studi dimostrano come la combinazione di Coenzima Q10, PQQ e acido alfa-lipoico supporti il metabolismo cellulare, la produzione di ATP e riduca l'incidenza di patologie come ipertensione e fibromialgia.

Colesterolo: nemico o alleato?

Contrariamente alla convinzione diffusa, non è la quantità di colesterolo totale a fare la differenza, bensì il suo stato ossidativo. Un paziente con colesterolemia a 150 ma elevato stress ossidativo è più a rischio cardiovascolare rispetto a chi ha colesterolemia a 300 ma bassi livelli di radicali liberi.

Inoltre, il colesterolo è un precursore ormonale fondamentale:
Vitamina D, Vitamina E, progesterone, DHEA, testosterone… derivano tutti da lui.

Uno studio pubblicato sul Journal of the American Medical Association (1990), firmato dal Dr. Harlan Krumholz della Yale University, ha mostrato che le persone sopra i 70 anni con colesterolo basso presentano una mortalità per arresto cardiaco doppia rispetto a chi ha livelli più alti.
Inoltre, livelli troppo bassi di colesterolo sembrano correlati a patologie neurodegenerative invalidanti.

Infiammazione e LDL ossidate: i veri responsabili del rischio cardiovascolare

L'infiammazione sistemica è il denominatore comune degli eventi cardiovascolari. Non è sempre l’aterosclerosi a causare cardiopatie: quest’ultima potrebbe avere una genesi infettiva, in cui il colesterolo agisce più come protettore che come colpevole.

La vera prevenzione si attua quindi contrastando lo stress ossidativo e l’infiammazione cronica, anche attraverso:

  • Dieta low carb e antinfiammatoria

  • Integrazione con EPA/DHA, magnesio, D-ribosio, carnitina, biancospino, astaxantina, polidatina, Coenzima Q10

Parole chiave: prevenzione cardiovascolare, infiammazione sistemica, colesterolo ossidato, stress ossidativo, nutraceutici cardioprotettivi.

Mitocondri e metabolismo: come sostenere la produzione di energia

I mitocondri, centrali energetiche della cellula, richiedono:

  • Grassi a scopo energetico

  • Vitamine del gruppo B metilate

  • Magnesio

  • Coenzima Q10

Tutti elementi cruciali per una corretta fosforilazione ossidativa e per la prevenzione di squilibri ormonali e patologie cardio-metaboliche.

Consiglio inoltre di effettuare analisi dello stress ossidativo e profilo lipidico tramite lipidomica di membrana eritrocitaria, per una valutazione realmente personalizzata del rischio.

La soluzione nutraceutica completa: OVF Re-MITOCONDRIAL Plus

Il miglior nutraceutico antiossidante e di supporto mitocondriale attualmente disponibile è OVF Re-MITOCONDRIAL Plus, formulato con attivi sinergici in dosaggi sostenuti dalla letteratura scientifica:

  • Coenzima Q10

  • PQQ

  • Acido alfa-lipoico

  • Magnesio malato

  • Vitamine attive del gruppo B

Posologia consigliata

Già dai primi giorni si può percepire un maggiore senso di energia cellulare, chiarezza mentale e riduzione della fatica.