Astaxantina: l’antiossidante naturale che sta attirando l’attenzione della ricerca
L’astaxantina è una delle molecole naturali più studiate per il suo potenziale antiossidante. È in grado di attraversare la barriera ematoencefalica, proteggere le membrane cellulari, contrastare l’ossidazione delle lipoproteine LDL e sostenere memoria e concentrazione. Una combinazione di proprietà che la rende una delle sostanze più promettenti nel campo della nutraceutica.
Origine dell’astaxantina: una difesa naturale ad alta potenza
La fonte più ricca di astaxantina è Haematococcus pluvialis, una microalga che produce questo pigmento rosso per proteggersi dallo stress ambientale. È la stessa molecola responsabile della colorazione di salmoni, gamberetti e crostacei, e contribuisce a preservarne i tessuti dall’ossidazione.
Una vera barriera antiossidante generata dalla natura.
Perché l’astaxantina non è ancora utilizzata diffusamente nella pratica medica?
La medicina convenzionale basa le proprie raccomandazioni su trattamenti supportati da studi clinici estesi, standardizzati e condotti su migliaia di soggetti.
Nonostante l’astaxantina sia molto studiata e presenti risultati interessanti, molte ricerche disponibili sono ancora di dimensioni ridotte. Ciò significa che, pur mostrando effetti promettenti, non hanno ancora raggiunto il livello di evidenza richiesto per trasformarla in un farmaco approvato.
L’interesse scientifico, tuttavia, è in costante crescita.
Cosa mostra la ricerca oggi
I dati disponibili suggeriscono che l’astaxantina:
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contrasta efficacemente i radicali liberi
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contribuisce alla riduzione dei processi infiammatori
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protegge lipidi e membrane cellulari
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supporta occhi, cervello e sistema cardiovascolare
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limita l’ossidazione del colesterolo LDL, uno degli step iniziali nella formazione della placca aterosclerotica
Si tratta di un antiossidante lipofilo “intelligente”, in grado di inserirsi nelle membrane cellulari e agire su più mediatori dell’infiammazione. A differenza degli antiossidanti idrosolubili, come vitamina C o resveratrolo, l’astaxantina supera agevolmente le membrane biologiche e raggiunge direttamente i lipidi che necessitano protezione.
Questa caratteristica la rende particolarmente efficace nel contrastare la perossidazione lipidica, uno dei processi più pericolosi legati allo stress ossidativo e alle patologie cardiovascolari.
Astaxantina e omega-3: una sinergia fondamentale
Gli acidi grassi omega-3 sono estremamente benefici, ma anche sensibili al processo di ossidazione. L’astaxantina, essendo liposolubile e capace di integrarsi nelle membrane, rappresenta un supporto essenziale per proteggerli dall’imbrunimento e dall’ossidazione.
Questa sinergia consente di massimizzare i benefici degli omega-3, migliorandone la stabilità e l’efficacia biologica.
Una nutraceutica in espansione
La ricerca continua ad ampliare le evidenze sull’astaxantina e sempre più professionisti della salute la considerano nei percorsi di supporto allo stress ossidativo. Le basi biochimiche che spiegano il suo ruolo protettivo sono solide e facilmente comprensibili: la liposolubilità e la capacità di inserirsi nei doppi strati lipidici generano un’azione mirata e difficilmente replicabile da altri antiossidanti.
Posologia e qualità della materia prima
Per ottenere reali benefici è fondamentale scegliere esclusivamente astaxantina naturale estratta da Haematococcus pluvialis al 5%.
Sono da evitare le forme sintetiche o le oleoresine, che possono contenere impurità o metalli pesanti.
Modalità di utilizzo consigliata:
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1 capsula di OVF Astaxantina Pura dopo un pasto, per favorirne l’assorbimento
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in associazione a 2 capsule di OVF Omega-3 Forte, per una protezione ottimale degli acidi grassi e una maggiore efficacia antiossidante
https://www.parafarmaciaovf.it/Ovf-Astaxantina-90cps-z...
Dr. Fabrizio Marrone
Farmacista esperto in nutraceutica ed epigenetica