Virus latenti e cellule ribelli: come le infezioni aprono la strada al cancro
Le infezioni virali non sempre si risolvono del tutto. Alcuni virus restano latenti nell’organismo e possono riattivarsi in condizioni di debolezza immunitaria, contribuendo allo sviluppo di malattie croniche e tumori. In questo articolo analizziamo i meccanismi con cui virus come Epstein-Barr, Citomegalovirus, HIV e SARS-CoV-2 possono alterare il nostro equilibrio biologico e aprire la strada a patologie oncologiche, in particolare a carico di tiroide, colon e mammella.
Virus e rischio tumori
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Virus come COVID-19, Dengue, Epstein-Barr, Citomegalovirus possono restare silenti nell’organismo e riattivarsi quando le difese immunitarie si abbassano.
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Fattori come stress, squilibri ormonali, esposizione a metalli pesanti e radiazioni (wifi, luce blu, LED) o disbiosi intestinale favoriscono la replicazione virale.
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La presenza persistente di virus latenti è correlata a patologie croniche e a diversi tipi di tumore, inclusi tiroide, colon e mammella.
Meccanismi con cui i virus favoriscono i tumori
1. Integrazione del DNA virale
Alcuni virus inseriscono il proprio materiale genetico nel DNA umano. Questo può:
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attivare oncogeni (geni che stimolano la crescita cellulare),
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spegnere oncosoppressori (geni che bloccano le cellule anomale).
➡️ Risultato: proliferazione cellulare incontrollata e rischio di trasformazione tumorale.
2. Infiammazione cronica
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La presenza di virus latenti mantiene il sistema immunitario in uno stato di attivazione continua.
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L’infiammazione prolungata produce radicali liberi e danni al DNA.
➡️ Le cellule mutate hanno più probabilità di diventare tumorali.
3. Immunosoppressione
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Alcuni virus, come EBV e HIV, indeboliscono il sistema immunitario.
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Con difese ridotte, le cellule tumorali non vengono più riconosciute ed eliminate.
4. Alterazioni ormonali e metaboliche
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Virus come EBV e CMV possono influenzare recettori ormonali (tiroide, estrogeni, insulina).
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Questo squilibrio aumenta il rischio di tumori alla tiroide, al colon e alla mammella.
Perché i virus colpiscono tiroide, colon e mammella?
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Tiroide: è molto sensibile allo stress ossidativo e all’infiammazione virale. L’Epstein-Barr Virus è spesso localizzato in questo organo.
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Colon: il microbiota intestinale è un vero “scudo antivirale”. Se alterato, aumenta il rischio di infiammazione cronica e carcinoma.
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Mammella: l’ambiente ormonale può essere modulato dalle infezioni virali, predisponendo alla trasformazione tumorale.
📌 Studi recenti collegano l’EBV a patologie tiroidee autoimmuni come Hashimoto e anche al carcinoma papillare della tiroide.
Fattori di protezione naturali
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Stile di vita: rispetto dei ritmi circadiani, esposizione al sole, alimentazione sana e acqua non in plastica.
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Sport e digiuno: l’attività fisica stimola la mitocondriogenesi e l’autofagia, eliminando cellule e mitocondri danneggiati.
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Epigenetica e alimentazione pulita: carne grass fed, uova da galline allevate a terra, burro chiarificato (ricco di acido pentadecanoico e acido butirrico con azione antitumorale), polifenoli, flavonoidi e antocianidine.
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Attenzione agli interferenti: evitare PFAS, OGM, glutine in eccesso e integratori con eccipienti sintetici.
Vitamine liposolubili con azione antivirale
Vitamina D3
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Migliora l’assorbimento del calcio.
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Rafforza il sistema immunitario con potente azione antivirale.
Vitamina K2 (MK7)
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Lavora in sinergia con la D3.
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Dirige il calcio verso le ossa, evitando depositi in arterie e reni.
Vitamina A (Retinolo)
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Fondamentale per immunità, visione e metabolismo osseo.
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Potenzia l’azione antivirale e antibatterica.
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Da non confondere con i betacaroteni, scarsamente convertiti in caso di disbiosi, diabete o ipotiroidismo.
Vitamina E
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Protegge le membrane cellulari e il microcircolo.
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Previene l’ossidazione delle vitamine A e D.
Sinergie e bilanciamenti
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La combinazione D3 + K2 + A + E è una chiave di prevenzione per immunità, ossa e cuore.
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Zinco e magnesio sono cofattori indispensabili: lo zinco trasporta la vitamina A, il magnesio attiva la D3 a livello renale.
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Senza K2 → rischio di accumulo di calcio nei tessuti sbagliati.
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Senza A → la D3 non si attiva correttamente, con possibili tossicità e disturbi metabolici.
👉 La vitamina A, tanto demonizzata, ha invece una solida letteratura scientifica che ne conferma l’azione antivirale e antitumorale.
Vitamine e tumori: il ruolo preventivo
Carenze o squilibri delle vitamine liposolubili sono associate a:
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malattie autoimmuni,
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diabete tipo 2,
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osteoporosi e arteriosclerosi,
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obesità,
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tumori di tiroide, colon e mammella.
La corretta integrazione, insieme alla vitamina C e ad altri nutraceutici come lattoferrina, lisozima e polifenoli (es. nel No Viral Pro con Houttuynia cordata, quercetina, artemisia, baicalensis), sostiene il sistema immunitario e riduce il rischio oncologico.
Difesa e prevenzione oncologica
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Rafforzare il sistema immunitario è la strategia principale per impedire la riattivazione dei virus latenti.
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L’equilibrio tra vitamine liposolubili (D3, K2, A, E) e minerali (zinco, magnesio) è fondamentale per la protezione di DNA, ormoni e sistema immunitario.
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Strumenti come il test epigenetico del capello o la lipidomica di membrana aiutano a valutare le carenze nutrizionali e le fasi di replicazione virale.
Conclusione
I virus latenti possono contribuire allo sviluppo di tumori alterando il DNA, mantenendo infiammazione cronica, indebolendo il sistema immunitario e perturbando gli equilibri ormonali.
La difesa più efficace è un approccio integrato basato su:
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alimentazione consapevole,
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integrazione personalizzata,
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esercizio fisico regolare,
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equilibrio di vitamine e minerali chiave.
🔗 Risorse utili:
Dr. Fabrizio Marrone – Farmacista esperto in Nutraceutica ed Epigenetica