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N-acetil cisteina (NAC), non solo un mucolitico per tosse e catarro

N-acetil cisteina (NAC), non solo un mucolitico per tosse e catarro

Come sfruttare le potenzialità dell’N-acetil cisteina? I consigli di Parafarmacia OVF.

22/09/2022 10:05:00 | parafarmaciaovf

La parete dello stomaco è protetta dall’autodigestione, da un film di muco che la ricopre impedendo che i succhi gastrici la intacchino. Quindi facciamo attenzione nell’utilizzare esclusivamente gli enzimi digestivi, bromelina, lisozima, lattoferrina, NAC in capsule acido resistenti (gastroprotette). Infatti, per funzionare come antibatterici, antiossidanti protettivi devono essere assunti lontano dai pasti altrimenti aiutano solo la digestione.

 

Cos’è la N-acetil cisteina

 

La N-acetil cisteina (NAC), un derivato della cisteina e precursore del glutatione, è stata utilizzata nelle pratiche terapeutiche per diversi decenni, come agente mucolitico e per il trattamento di numerosi disturbi, tra cui l’intossicazione da paracetamolo.

 

NAC rientra, insieme al glutammato e alla glicina, nella sintesi del più potente antiossidante a nostra disposizione: il glutatione. La bassa biodisponibilità della cisteina alimentare, fa di questo aminoacido il fattore limitante nella sintesi del glutatione, così come inefficace risulta l’integrazione orale di questo tripeptide, precocemente degradato ed inattivato nei suoi 3 precursori dal pH acido dello stomaco.

 

L’N-acetil cisteina, invece, può essere efficacemente assorbita nell’intestino e resa disponibile a livello cellulare, dove in seguito a de-acetilazione rigenera la cisteina.

Già di per sé, il NAC assume proprietà antiossidanti, ma la capacità dimostrata di incrementare i livelli endogeni di glutatione fa di questo integratore uno dei più efficienti combattenti del danno ossidativo e rigenerante epatico. Partecipa alle reazioni di detossificazione citocromo P450 di Xenobiotici, ormoni, e a chelare metalli pesanti come mercurio, cadmio, alluminio ecc. (da segnalare l’ottima sinergia con magnesio malato per l’azione di ancoraggio di alluminio e mercurio) . Numerose sono infatti le applicazioni terapeutiche sperimentate, orientate a ridurre l’insulto ossidativo generato in patologie come quelle neurodegenerative e tumorali, oltre che alle proprietà antinfluenzali, antivirali e mucolitiche.

 

Al pari degli altri antiossidanti si è dimostrato efficace anche nel contrastare l’azione dei ROS specie reattive dell’ossigeno (radicali liberi) in seguito ad attività fisica intensa, e quando lo stress ossidativo diventa persistente fino al patologico, preservando le strutture cellulari e potenziando il pull organico di antiossidanti endogeni, infatti, aumenta i recettori VDR della Vitamina D3, aumentandone la sua produzione endogena stimolata dal sole e anche dall’integrazione.

 

Azione mucolitica e nella mpco (malattie polmonari cronico ostruttive)

 

L’acetil-cisteina è un mucolitico derivato da un amminoacido naturale “solforato” ad azione fluidificante sulle secrezioni mucose o mucopurulente delle vie respiratorie.

Noi sappiamo che anche lo stomaco contiene muco, quindi, bisogna utilizzare il NAC in capsule gastroprotette altrimenti rischiamo di compromettere il muco e quindi pH del nostro stomaco (attenzione alle compresse effervescenti di acetil-cisteina e similari non gastroprotette)

 

L’attività pronta e intensa dell’acetil-cisteina sulla componente mucosa delle secrezioni è conseguente alla presenza nella molecola di un gruppo tiolico libero (-S-H) in grado di ridurre e scindere i ponti disolfuro (-S-S-) responsabili dell’aggregazione delle proteine e quindi dell’alta viscosità del muco. Invece l’attività dell’acetil-cisteina sull’eventuale componente purulenta delle secrezioni è dovuta alla sua capacità di depolimerizzare gli acidi nucleici. L’acetil-cisteina, modificando positivamente le caratteristiche qualitative e quantitative delle secrezioni delle vie aeree e favorendo il trasporto mucociliare, influisce in misura sostanziale sull’evoluzione e la risoluzione delle broncopneumopatie attenuando il rischio di complicanze da diminuzione di secreto e da insufficiente aerazione del polmone.

 

Inoltre, si suppone che l’acetil-cisteina svolga un’azione di potenziamento del sistema antiossidante rappresentato dal tripeptide glutatione (GSH), uno dei più importanti meccanismi di difesa intracellulare. L’azione dell’acetil-cisteina e quella del glutatione sono sinergiche nello stimolare l’attività della Vitamina D3 soprattutto nei casi di carenza, dei linfociti T e dei macrofagi con positivi effetti immunitari, particolarmente desiderabili in caso di malattie respiratorie sostenute da virus e batteri. Nei confronti di questi ultimi, l’acetil-cisteina è in grado di ridurre significativamente l’adesività alle cellule della mucosa e, promuovendo la sintesi cellulare del glutatione, è anche in grado di inattivare composti istolesivi quali le polveri e gli inquinanti atmosferici che vengono frequentemente inalati.

 

L’acetilcisteina quale donatore di elettroni agisce da “scavenger” e antagonizza i radicali liberi dell’ossigeno, principali responsabili del fenomeno infiammatorio degenerativo del polmone. Bloccando l’azione ossidante del radicale ipocloroso, l’acetilcisteina è in grado di proteggere l’alfa-1-antitripsina, efficace inibitore di elastasi e collagenasi, enzimi proteolitici che agisce sulla parete alveolare determinando l’insorgenza dell’enfisema polmonare. Inoltre acetil-cisteina ha anche un’azione antibatterica rompe il BIOFILM intestinale quindi viene utilizzato nei casi di disbiosi, sibo, leaky gut, LPS.

Quindi la NAC ha un’azione antiossidante e antinfiammatoria, utile a proteggere l’apparato respiratorio e microbiota intestinale.

 

Azione neuroprotettiva

 

La letteratura più recente indica la possibilità della NAC di contrastare malattie degenerative e mentali grazie al suo potenziale neuroprotettivo.

Come antiossidante la NAC è in grado di neutralizzare i radicali liberi prima che possano danneggiare la cellula e aumenta il livello di cisteina/glutatione nelle cellule.

La sua azione consiste nel ristabilire il potenziale antiossidante nelle cellule, colmando la perdita di GSH causata dall’eccessiva produzione di radicali liberi e spazzando via le specie reattive dell’ossigeno (ROS).

Grazie a queste promettenti qualità, la NAC ha suscitato un crescente interesse per valutare i suoi effetti nelle malattie neurodegenerative. In questo studio l’attenzione si focalizza sui potenziali effetti e applicazioni nel morbo di Parkinson e di Alzheimer, nel dolore neuropatico e nell’ictus.

 

I suoi effetti sulla neurotrasmissione indicano che la NAC è in grado di modulare alcuni neurotrasmettitori chiave, come il glutammato, che ha funzione eccitatoria, che sono coinvolti nello sviluppo di alcuni disturbi neuropsichiatrici, come la schizofrenia e le dipendenze, in cui le disfunzioni del glutammato hanno un ruolo preponderante.

 

Approfondendo queste tematiche, il risultato suggerisce che la NAC possa regolare direttamente e indirettamente la neurotrasmissione glutammatergica. Ricordiamo che il glutammato è estremamente importante per il sistema nervoso centrale perché regola la percezione del dolore, il controllo del tono dell’umore, dell’apprendimento, della memoria e della funzione motoria. Questo fa sì che alla NAC possa essere attribuita un’azione curativa, considerando il ruolo cruciale del glutammato nelle malattie neuropsichiatriche e neurodegenerative.

 

Negli USA sono stati condotti recentemente alcuni studi clinici, qualcuno già completato, altri in tuttora corso, che possono confermare il ruolo coadiuvante della N-acetil L-cisteina in disturbi come il morbo di Parkinson e di Alzheimer (600-6000 mg/die) e il dolore neuropatico (2400 mg/die).

 

Azione sull’infertilita’

Molti fattori ambientali, fisiologici e genetici sono implicati nella funzionalità spermatica e nell’infertilità. In particolare, è stato suggerito che lo stress ossidativo può influenzare la fertilità maschile e la fisiologia degli spermatozoi: un’eccessiva produzione di ROS (specie reattive dell’ossigeno) da parte degli spermatozoi porta a disfunzione spermatica, riduzione della qualità del seme e danno al DNA dello sperma. Diventa quindi necessario eliminare l’eccesso di ROS per favorire la normale spermatogenesi e la fecondazione.

 

Lo studio clinico ha approfondito gli effetti della supplementazione con NAC sulla qualità spermatica, sull’integrità della cromatina e sui livelli di stress ossidativo negli uomini infertili.

 

La decisione di utilizzare NAC è stata dettata dall’elevato potere antiossidante di tale sostanza; essa inoltre contribuisce alla sintesi di glutatione, ristabilendone il pool spesso ridotto a causa di eccessivo stress ossidativo e infiammazione.

Lo studio ha coinvolto 50 uomini infertili, tra i 25 e i 40 anni, con astenoteratozoospermia. I pazienti hanno assunto 600 mg al giorno di NAC per un periodo di 3 mesi; diversi valori sono stati determinati prima e dopo l’integrazione, tra cui i parametri seminali, la capacità antiossidante totale e i parametri ormonali (LH, FSH, testosterone e prolattina).

 

Quanto emerso dallo studio è decisamente promettente: la supplementazione con NAC, dopo 3 mesi, ha significativamente migliorato i parametri spermatici (conta, motilità e normale morfologia) rispetto ai valori definiti prima del trattamento. Il miglioramento ha riguardato anche il profilo ormonale e la capacità antiossidante. I pazienti hanno quindi tratto beneficio dall’integrazione con NAC, probabilmente a causa dell’effetto positivo della sostanza sulle difese antiossidanti. Sembra quindi che la terapia antiossidante sia un valido aiuto nell’ambito dell’infertilità.

 

Nella riflessione finale, gli studiosi sottolineano che tale disturbo è spesso associato ad un ridotto consumo di alcuni nutrienti antiossidanti, tra cui emergono, oltre alla NAC, anche le vitamine A, C ed E, la carnitina, i folati e vitamina B attive e lo zinco e il selenio.

 

Bellezza della pelle

Per la sua azione nel bloccare elastasi e collagenasi enzimi che degradano il collagene, ha un’azione nel rallentamento dell’invecchiamento e del rilassamento cutaneo.

 

Azione antibatterica

NAC influisce sulla formazione del biofilm batterico che consente la proliferazione dei batteri patogeni, per questo indicata anche in caso di disbiosi e patologie a carico dell’apparato digerente.

https://www.parafarmaciaovf.it/Ovf-Nac-Regular-60cps-z-203553

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