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MTHFR e Iperomocisteinemia: quali rischi per la salute?

Perché oggi è importante conoscere il gene MTHFR? Nel 2025 si parla ancora troppo poco di salute personalizzata. Alcune condizioni, come il polimorfismo genetico MTHFR e la iperomocisteinemia, non rientrano nei protocolli medici di routine, eppure possono influenzare profondamente il nostro benessere. Scopriamo insieme di cosa si tratta e perché è utile conoscerli, prevenendo disturbi cronici e favorendo l'equilibrio del corpo.

14/07/2025 11:43:00 | parafarmaciaovf

Che cos'è il gene MTHFR e cosa succede in caso di mutazione?

Il gene MTHFR (metilentetraidrofolato reduttasi) codifica per un enzima coinvolto in un processo fondamentale chiamato metilazione, necessario per detossificare il corpo e produrre glutatione, il più potente antiossidante endogeno.
Quando questo gene presenta un polimorfismo genetico, può causare una ridotta capacità di assorbire vitamine del gruppo B e folati, con conseguente aumento dell’omocisteina nel sangue.

Forme del polimorfismo MTHFR

La mutazione può essere ereditata in due forme:

  • Eterozigote (da uno solo dei genitori)

  • Omozigote (da entrambi i genitori)

Una delle forme più studiate è il C677T, che comporta la produzione di un enzima con funzionalità ridotta. Il risultato? Aumento dei livelli di omocisteina, con potenziali conseguenze a livello cardiovascolare, neurologico e infiammatorio.


Cos'è l'iperomocisteinemia?

L'iperomocisteinemia è una condizione in cui i livelli di omocisteina nel sangue sono elevati. Questo aminoacido si accumula quando non viene correttamente convertito in metionina, soprattutto in presenza di un polimorfismo MTHFR.

Effetti negativi dell'omocisteina alta:

  • Infiammazione sistemica

  • Aumento dello stress ossidativo (ROS)

  • Danni alla parete vascolare (endotelio)

  • Rischio di trombosi, ictus, infarto

  • Alterazioni della coagulazione


Sintomi e disturbi associati a MTHFR e omocisteina alta

1. Emicrania e mal di testa ricorrenti

Numerosi studi scientifici collegano il polimorfismo MTHFR C677T all'emicrania con o senza aura, soprattutto in presenza di iperomocisteinemia.

2. Stanchezza cronica e bassa energia

Un’alterata metilazione influisce sulla produzione di energia cellulare e sulla disintossicazione epatica.

3. Disturbi del sonno

La carenza di colina derivante dalla mutazione può compromettere la sintesi di acetilcolina, un neurotrasmettitore coinvolto nel ciclo sonno-veglia (fase REM).

4. Stitichezza e alterazioni intestinali

La compromissione della metilazione influisce anche sulla funzione digestiva e sull’equilibrio intestinale.

5. Dolori articolari

L’omocisteina danneggia i vasi e riduce l’ossigenazione dei tessuti, contribuendo a infiammazioni e dolori articolari.

6. Aborti spontanei ricorrenti

Studi clinici hanno evidenziato una significativa correlazione tra MTHFR C677T e aborti spontanei, specialmente nelle donne con mutazione in forma omozigote.

7. Tiroidite di Hashimoto

Il 90% delle tiroiditi autoimmuni è associato a carenze di metilazione, ridotta produzione di glutatione e carenza di vitamine B, selenio e folati.


Diagnosi e prevenzione: quali esami fare?

È possibile diagnosticare la mutazione con un test genetico MTHFR e monitorare i livelli ematici di:

  • Omocisteina

  • Vitamina D3

  • Folati

  • Vitamine B6, B12

Questi semplici esami, oggi disponibili anche in parafarmacia, aiutano a prevenire patologie croniche e degenerative.


Come intervenire? Il ruolo dell’integrazione nutraceutica

1. Vitamine del gruppo B già metilate

Le persone con MTHFR dovrebbero evitare folati sintetici e preferire forme attive come:

  • Metilfolato

  • Vitamina B6 (P-5-P)

  • Vitamina B12 (metilcobalamina)

2. Colina e betaina

La colina (da tuorlo, fegato, lecitina) e la betaina anidra favoriscono la conversione dell’omocisteina in metionina e contribuiscono alla detossificazione epatica e al benessere cerebrale.

3. Bromelina brasiliana

La bromelina è un enzima naturale utile a:

  • Contrastare l'infiammazione sistemica

  • Fluidificare il sistema linfatico

  • Favorire la digestione e il microcircolo


Alimentazione consigliata in caso di MTHFR

  • Verdure a foglia verde crude

  • Legumi, uova, semi oleosi

  • Fegato, tuorlo d’uovo, tacchino (fonti di colina)

  • Evitare cotture prolungate che distruggono i folati

Assumere acido folico e vitamine a stomaco vuoto migliora l’assorbimento, evitando interferenze con tè, caffè o cereali integrali.


Conclusioni: prevenzione personalizzata e consapevolezza

Il polimorfismo MTHFR non è una condanna, ma un segnale da ascoltare. Con la giusta alimentazione, l'uso mirato di integratori nutraceutici e un piano personalizzato, è possibile prevenire disturbi seri e ritrovare energia e salute.

🎯 Ognuno di noi è responsabile del proprio benessere: conoscere il proprio DNA è il primo passo per scegliere meglio, ogni giorno.


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Dr. Fabrizio Marrone
Farmacista e Formulatore Nutraceutico
www.parafarmaciaovf.it