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I POLIFENOLI ATTIVI

I POLIFENOLI ATTIVI

I POLIFENOLI ATTIVI INCREMENTANO LA PRODUZIONE DI SPECIE PROBIOTICHE SINERGICHE, PROM

Gli effetti dei POLIFENOLI e degli stilbeni (Polidatina forma biodisponibile del Resveratrolo) hanno mostrato effetti anti obesità, metabolici, cardioprotettivi ed effetti sull’omeostasi glucidica.

08/10/2022 11:13:00 | parafarmaciaovf

I POLIFENOLI ATTIVI INCREMENTANO LA PRODUZIONE DI SPECIE PROBIOTICHE SINERGICHE, PROMOTRICI DI SALUTE E LONGEVITA’

Gli effetti dei POLIFENOLI e degli stilbeni (Polidatina forma biodisponibile del Resveratrolo) hanno mostrato effetti anti obesità, metabolici, cardioprotettivi ed effetti sull’omeostasi glucidica.
Gli effetti dello Pterostilbene polifenolo estratto dal Mirtillo e Polidatina sulla riduzione della formazione TMAO, un metabolita della L-carnitina, dipendente dal microbiota intestinale, la trimetilammina-N-ossido (TMAO), è stato recentemente scoperto come fattore di rischio indipendente e dose-dipendente per le malattie infiammatorie vascolari e cardiovascolari (CVD).
Sia la Polidatina che il Pterostilbene ( polifenolo estratto dal mirtillo) hanno ridotto i livelli di TMAO (trimetilamino-N-ossido), un marcatore precoce di disfunzione adiposa invertendo le concentrazioni di Lactococcus, ClostridXI, Oscillibacter e Hydrogenoanaerobacterium nei topi obesi
L'analisi del microbiota intestinale rivela che lo Pterostilbene aumenta l'abbondanza di Bacteroides, specie probiotica indispensabile per la nostra salute e longevità. Inoltre, lo pterostilbene riduce i livelli di TMAO, aumentati con l’utilizzo di carne in putrefazione e dal metabolismo aminoacidico della carnitina. Inoltre blocca segnalazioni tumorali, compreso l’mRNA dei marcatori infiammatori vascolari, fattore di necrosi tumorale-α (TNF-α), molecola di adesione delle cellule vascolari 1 (VCAM-1) ed E-selectina).
La proporzione relativa di Bacteroidetes rispetto a Firmicutes è ridotta nelle persone obesee con infiammazioni silenti. Questo squilibrio nel microbiota intestinale genera segnali che controllano l'espressione dei geni da parte delle cellule epiteliali intestinali. Sia i probiotici lattiero-caseari che quelli non caseari aumentano il peso corporeo, secondo quanto riferito attraverso la crescita delle specie di Lactobacillus nell'intestino. D'altra parte, l'assunzione giornaliera di alcuni frutti e bevande come tre mele, frutti rossi, melograno, pterostilbene, pompelmi o tè verde, tutti ricchi di polifenoli, possono ridurre significativamente il peso corporeo nelle persone obese. Il metabolismo dei polifenoli da parte del microbiota comporta la scissione dei legami glicosidici. I glicani, che sono il prodotto della scissione glicosidica, sono necessari per la sopravvivenza del microbiota intestinale come base nutritiva. Lo Xiloglucano ha un’azione protettiva della parete intestinale ed è una emicellulosa di origine naturale ottenuta dai semi dell’albero di tamarindo.
Ci sono due punti cardine da conoscere, cioe’ la presenza dei due enormi ceppi probiotici che dividono il nostro intestino.
I Firmicutes possiedono un numero sproporzionatamente inferiore di enzimi di degradazione dei glicani, il nutrimento per il nostro microbiota rispetto ai Bacteroidetes. La comunità Bacteroidetes prevale in seguito all'assunzione di polifenoli con la dieta e alla sua fermentazione in composti fenolici, a causa della presenza di più enzimi di degradazione dei glicani; questo potrebbe quindi essere un meccanismo mediante il quale i polifenoli alimentari esercitano il loro effetto di riduzione del peso e della stimolazione del nostro microbiota nella produzione di serotonina e di stimolazione del nervo vago.
In questo contesto il cibo ricco di antiossidanti ha ricevuto grande attenzione. Melograno, frutti di bosco, olio evo, noci e arachidi sono stati riconosciuti come "superfood", in particolare per i loro effetti cardioprotettivi.
I polifenoli possono agire nel microbiota intestinale per favorire l'aumento dei batteri benefici e ostacolare l'aumento dei batteri patogeni. Inoltre, il microbiota può agire sui polifenoli per aumentarne la biodisponibilità. Queste interazioni bidirezionali tra i polifenoli e il microbiota intestinale potrebbero influenzare il metabolismo umano e ridurre il rischio cardiometabolico.
La caratteristica comune di questi alimenti è l'alto contenuto di ellagitannini. Poiché i tannini non sono biodisponibili, sono stati trascurati nella scienza della nutrizione e persino considerati antinutrienti per molto tempo.
Tuttavia, questa visione è cambiata radicalmente una volta che è stato riconosciuto che l'acido ellagico, rilasciato dagli ellagitannini nel sistema gastrointestinale, viene ulteriormente metabolizzato dal microbiota del colon in composti biodisponibili noti come urolitine. Pertanto, le urolitine sono emerse come i nuovi composti naturali benefici per il nostro organismo e hanno dimostrato di essere potenti modulatori dello stress ossidativo e agenti con potenziali proprietà antinfiammatorie, antiproliferative e antietà.
L'urolitina A (Uro A) è un metabolita alimentare del microbiota intestinale a seguito dell'ingestione di ingredienti alimentari a base vegetale ellagitannini e acido ellagico , dal melograno, Numerosi studi hanno riportato i suoi molteplici potenziali benefici per la salute in un'ampia gamma di malattie, tra cui malattie cardiovascolari, cancro, deterioramento cognitivo e diabete. Il pancreas svolge un ruolo centrale nella regolazione del consumo energetico e del metabolismo secernendo enzimi digestivi e ormoni. Numerosi fattori fisiopatologici, come infiammazione, deficit della mitofagia e stress del reticolo endoplasmatico, possono influenzare negativamente il pancreas, portando a malattie del pancreas, tra cui pancreatite, cancro del pancreas e diabete mellito.
Studi recenti hanno dimostrato che l'Uro A metabolita che si forma dalla digestione dell’acido ellagico derivato dal melograno ha un ‘attiva sull'autofagia e inibisce lo stress del reticolo endoplasmatico nel pancreas, diminuendo così lo stress ossidativo, l'infiammazione e l'apoptosi.
Integrare la propria alimentazione con Polifenoli e Xiloglucani incrementa l’abbondanza di specie probiotiche sinergiche promotrici di salute, quali Lactobacillus e Bifidobacterium, inibendo di contro l’espressione di quelle potenzialmente patogene, in particolare di Clostridium e Endotossine Gram, negative e deleterie per l’apparato cardiovascolare, come LPS lipopolisaccaridi.
I benefici ottenuti dal supplemento di polifenoli con la dieta sembrerebbe essere mediato dal microbiota intestinale. Se assunti a determinate concentrazioni, i polifenoli hanno infatti dimostrato di modulare positivamente la componente batterica incrementando per esempio l’espressione di Lactobacillus (396 mg/d) e Bifidobacterium (540 mg/d), e diminuendo di contro quella di specie potenzialmente patogene quali Clostridium (593 mg/d).
È quanto emerge dalla metanalisi condotta da Guiling Ma e Yanting Chen della Washington State University (WA, USA), recentemente pubblicata su Journal of Functional Foods.
E' fondamentale quindi non integrare solo fermenti lattici correndo alla ricerca dell’ultimo probiotico ritrovato come Akkermansia, Veillonella atypica ( ricca nelle persone sportive e magre ) credendo così di risanare il nostro microbiota.
E' fondamentale infatti integrare anche i polifenoli: è solo grazie ai polifenoli estratti da bacche, frutta e verdura che dirigiamo il nostro intestino verso la salute e la longevità, fornendo il giusto nutrimento come glicani, fenoli, inulina, butirrato,ecc.
Questo processo stimolato dai Polifenoli è chiamato EFFETTO PREBIOTICO e mostra la capacità di aumentare significamente la produzione di bifidobacterium e lactobacillus e di migliorare la produzione di SCFA fibre prebiotiche. I Polifenoli sono molecole antiossidanti promotrici di salute e del nostro microbiota, considerato il nostro secondo cervello.