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Berberina, microbiota e cuore: il ruolo di Akkermansia nella riduzione degli LPS

Avete mai sentito parlare di LPS? Sono i famosi lipopolisaccaridi, molecole prodotte dai batteri Gram-negativi che abitano il nostro intestino. Non vi dicono ancora molto? Allora leggete con attenzione… perché nei prossimi 10 anni sentiremo parlare di loro sempre di più. Capirli meglio significa scoprire un vero “nemico numero 1” per la nostra salute e imparare a conoscerlo ci darà la possibilità di migliorare enormemente il nostro benessere.

29/09/2025 10:58:00 | parafarmaciaovf

LPS, disbiosi intestinale e impatto sistemico

Purtroppo, tutto questo e tanto altro, come parassiti, funghi, muffe/spore e metalli pesanti, compresi eccipienti dannosi, sono stati riscontrati nel microbiota intestinale anche nei bambini con autismo e disturbi dello spettro con deficit dell'attenzione. Tutto dovuto alla disbiosi intestinale, che favorisce la replicazione di questi microrganismi patogeni che dovrebbero vivere in simbiosi nel nostro intestino e invece creano la leaky gut, con permeabilità intestinale e diffusione nel sangue di una potente endotossina pro-infiammatoria, cioè il famoso lipopolisaccaride (LPS). Lo conferma un team italiano, in continuità con studi precedenti, pubblicato sulla rivista World Journal of Gastroenterology.

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Berberina: azione sul microbiota e su Akkermansia muciniphila

La berberina è un alcaloide vegetale estratto da piante come Berberis aristata, da tempo studiato per le sue proprietà ipoglicemizzanti e ipolipemizzanti. Negli ultimi anni, però, è emerso un meccanismo forse ancora più interessante: la sua capacità di modulare il microbiota intestinale, in particolare stimolando la crescita del batterio commensale Akkermansia muciniphila.
Questo effetto si associa a una riduzione della traslocazione di lipopolisaccaridi (LPS) nel sangue, un fattore chiave di infiammazione cronica con aumento di LDL ossidate e rischio cardiovascolare.

Evidenze su berberina, Akkermansia e LPS

1. Berberina e Akkermansia muciniphila
• Studi su modelli animali e in vitro hanno mostrato che la berberina aumenta l’abbondanza relativa di A. muciniphila, batterio mucinolitico che vive a stretto contatto con il muco intestinale.
• Questo batterio rinforza la barriera epiteliale, aumenta la produzione di muco e limita il passaggio di endotossine come gli LPS nel circolo sanguigno.

2. LPS: da nemici dell’intestino a nemici del cuore
• I lipopolisaccaridi sono componenti della membrana esterna dei Gram-negativi intestinali.
• Quando passano la barriera intestinale (fenomeno detto “endotossiemia metabolica”), attivano i recettori TLR4 e innescano un’infiammazione sistemica.
• Elevati livelli di LPS sono stati associati a resistenza insulinica, aterosclerosi e rischio cardiovascolare.

3. Effetto “doppio scudo”: Akkermansia + berberina
• La berberina, aumentando A. muciniphila, rafforza la barriera mucosa e riduce il passaggio di LPS.
• Parallelamente, attiva AMPK e riduce la lipogenesi e la gluconeogenesi, migliorando i parametri metabolici che a loro volta riducono l’infiammazione.
• Questo si traduce in minore endotossiemia e stress infiammatorio cardiovascolare.

4. Implicazioni cardiovascolari
• Nei modelli preclinici, la berberina riduce i livelli circolanti di LPS e i marcatori infiammatori (IL-6, TNF-α, CRP).
• Alcuni piccoli trial clinici mostrano miglioramenti su colesterolo, glicemia e pressione, parametri strettamente legati al rischio cardiaco.
• L’ipotesi è che l’effetto protettivo sul cuore sia mediato non solo dall’azione diretta su lipidi e glicemia, ma anche dalla riduzione della “tempesta infiammatoria da LPS”.

LPS e cuore: oltre il colesterolo, il nodo è l’endotossiemia intestinale

Per anni il colesterolo è stato dipinto come il “cattivo assoluto” per cuore e arterie. In realtà, il colesterolo è una molecola fondamentale per la vita: è il precursore di ormoni steroidei (cortisolo, testosterone, estrogeni, progesterone), della vitamina D e dei sali biliari. Senza colesterolo non avremmo membrane cellulari stabili né equilibrio ormonale.
Il vero problema non è la presenza del colesterolo, ma il suo danneggiamento. Uno dei principali fattori che porta al colesterolo “cattivo” (LDL ossidato) non è la dieta in sé, bensì le endotossine batteriche intestinali: i lipopolisaccaridi (LPS).

Cosa sono gli LPS

• Sono componenti della parete esterna dei batteri Gram-negativi.
• In condizioni normali restano confinati nel lume intestinale.
• Quando la barriera intestinale è compromessa (leaky gut), gli LPS passano nel sangue.

Come gli LPS danneggiano il cuore e la circolazione

  1. Attivano il sistema immunitario (via TLR4 → citochine pro-infiammatorie).

  2. Ossidano le LDL: il colesterolo LDL diventa “ossidato” (oxLDL), altamente aterogeno.

  3. Promuovono la formazione di ateromi: oxLDL + infiammazione = placca che si deposita nelle arterie.

  4. Alterano il profilo lipidico: più trigliceridi, LDL piccole e dense, meno HDL protettive.

  5. Rischio cardiovascolare: disfunzione endoteliale, aterosclerosi, aritmie e trombosi.

Messaggio fondamentale da ricordare:
Il colesterolo in sé non è il nemico. È una molecola vitale e indispensabile.
I veri protagonisti del danno cardiovascolare sono gli LPS intestinali, che attraverso la barriera permeabile (leaky gut) innescano infiammazione, ossidano le LDL e portano a un cattivo profilo lipidico e aterosclerosi.

Conclusioni: modulare il microbiota per ridurre LPS e proteggere il cuore

La berberina non è solo un integratore “metabolico”: attraverso il microbiota e in particolare la stimolazione di Akkermansia muciniphila, può agire come modulatore della barriera intestinale, riducendo l’ingresso di LPS nel sangue e abbattendo così uno dei fattori nascosti ma centrali nel rischio cardiovascolare.
Se non si contrasta l’aumento degli LPS (ad esempio tramite ripristino della barriera intestinale o modulazione del microbiota), il cuore è esposto a un “carico infiammatorio” continuo: attivazione immunitaria sistemica, disfunzione endoteliale, stress ossidativo, danno diretto alle cellule cardiache e aritmie.

Protocollo integrativo anti-LPS, anti-LDL ossidate e protezione cardiovascolare

1. Riparare la barriera intestinale (Blocco 1: OVF Nutrivago + Berberina)

  • Berberina: modula il microbiota intestinale aumentando Akkermansia muciniphila, rinforza la barriera mucosa e riduce l’endotossiemia.

  • OVF Nutrivago: contiene nutrienti (glutammina, α-lattoalbumina, triptofano, teanina, GABA, probiotici, vit. B5) che supportano la rigenerazione della mucosa, le tight junctions e l’equilibrio microbiotico.

  • Alimentazione: dieta low carb senza zuccheri raffinati, aggiunta di fibre come inulina, FOS, butirrato (prebiotico fondamentale per nutrire i batteri amici del nostro intestino presenti nel ghee, burro chiarificato). Il ghee contiene anche acido pentadecanoico, un acido grasso saturo con proprietà antinfiammatorie. Aggiungere polifenoli (frutti di bosco, mela con la buccia, mirtilli, melograno, noci). La sinergia vincente è nutrire i batteri buoni con prebiotici/postbiotici e ridurre del tutto i carboidrati raffinati.

  • Carne grass-fed: ricca di acidi grassi benefici (GLA, AA, CLA – acidi grassi a catena lunga con azione antinfiammatoria resolvine/proresolvine) e di glutammina naturale, che favorisce la risoluzione della leaky gut.

Risultato: meno LPS in circolo, meno infiammazione sistemica.

2. Modulazione lipidica “buona” (Blocco 2: Colest Free)

  • Pleurotus (fungo medicinale): contiene β-glucani e composti simili a statine naturali; negli studi clinici riduce LDL e trigliceridi senza bloccare completamente la sintesi endogena di colesterolo (utile come precursore ormonale).

  • Ellagitannini → Urolitina A: i polifenoli del melograno e dei frutti rossi vengono trasformati dal microbiota in Urolitina A, che rinforza le tight junctions (via AhR/Nrf2) e riduce l’infiammazione LPS-indotta.

Risultato: meno LDL ossidate, profilo lipidico più equilibrato.

3. Scudo antiossidante ed endoteliale (Blocco 3: Berberina + Colest Free + Nutrivago)

  • Acido α-lipoico (ALA): migliora la funzione endoteliale e rigenera antiossidanti (vit. C, E, glutatione).

  • Astaxantina: riduce l’ossidazione degli acidi grassi e protegge l’endotelio dal danno da oxLDL.

  • Niacina (vitamina B3): aumenta le HDL, riduce LDL/TG e migliora la produzione di ossido nitrico (NO), favorendo la vasodilatazione.

Risultato: meno radicali liberi (ROS), endotelio più sano, prevenzione dell’aterogenesi.

Piano nutraceutico consigliato (3 mesi)

  • Berberina OVF: prima di colazione, pranzo e cena.

  • Colest Free: 2 capsule dopo pranzo.

  • Nutrivago OVF: 1 misurino colmo la sera, per rinforzo della barriera intestinale e supporto dell’asse intestino-cervello.

Messaggio finale e invito alla prudenza clinica

Dobbiamo utilizzare Berberina OVF per stimolare a livello endogeno, nel nostro intestino, la produzione di Akkermansia, stimolata anche dall'esercizio fisico.
Il vero problema non è il colesterolo totale o le LDL, ma la barriera intestinale danneggiata e la conseguente risalita degli LPS, che ossidano le LDL e creano un profilo lipidico aterogeno e infiammatorio.
Intervenire su intestino, lipidi e antiossidanti significa proteggere cuore e circolazione in maniera mirata e scientifica.

Chiedete sempre al proprio medico queste informazioni e, se vi risponde con chiarezza, vuol dire che avete scelto il giusto professionista.

Dr. Fabrizio Marrone – Farmacista esperto in nutraceutica ed epigenetica

Ovf Berberin Plus 60cps | parafarmaciaovf.it
Implications for the role of lipopolysaccharide in the development of atherosclerosis - ScienceDirect
Berberine protects against diet-induced obesity through regulating metabolic endotoxemia and gut hormone levels - PMC
Berberine treatment increases Akkermansia in the gut and improves high-fat diet-induced atherosclerosis in Apoe−/− mice - ScienceDirect